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Le aziende italiane, al fine di garantire la sicurezza di dipendenti, clienti e beni, sono tenute a rispettare una serie di obblighi in tema di prevenzione incendi. In particolare, la normativa in materia pone l'accento sull'importanza di prevenire possibili sinistri legati al fuoco, garantendo al contempo la protezione delle persone, degli animali e (non casualmente da ultime) delle strutture.
Obblighi principali:
- Valutazione del rischio incendio: Le aziende sono tenute a redigere una valutazione del rischio incendio, tenendo conto della natura delle attività svolte, delle dimensioni dell'edificio, dei materiali presenti e di altri fattori rilevanti.
- Formazione e addestramento del personale: Le aziende devono garantire una formazione adeguata del personale in materia di prevenzione incendi, fornendo informazioni su come comportarsi in caso di emergenza e su come utilizzare le attrezzature antincendio presenti; in particolare è necessario definire un vero e proprio servizio antincendio con persone adeguatamente formate, addestrate e aggiornate nel corso del tempo.
- Installazione e manutenzione delle attrezzature antincendio: A seconda delle dimensioni e delle caratteristiche dell'azienda, potrebbero essere necessari estintori, idranti, rilevatori di fumo, sistemi di allarme e altre attrezzature specifiche. Questi dispositivi devono essere regolarmente controllati e mantenuti in efficienza. E’ necessario anche dimostrare l’avvenuta manutenzione con apposita segnalazione e istituzione di un registro di controllo (sono tutte attività che possono essere tranquillamente appaltate a terzi)
- Piani di evacuazione: Le aziende sono tenute a definire chiari piani di evacuazione, che devono essere resi noti a tutti i dipendenti e periodicamente testati attraverso esercitazioni, con frequenza minima annuale e che devono coinvolgere tutto il personale dell’Azienda.
Certificato di Prevenzione Incendi (CPI)
Il Certificato di Prevenzione Incendi rappresenta una conferma ufficiale dell'adeguatezza dell'azienda rispetto alle normative antincendio. Non tutte le aziende sono tenute ad ottenere il CPI, ma solo quelle che svolgono attività considerate "a rischio di incendio", l’elenco delle attività soggette è facilmente consultabile nel sito istituzionale dei VV.F (importante: le attività possono essere soggette per svariate condizioni, dalla tipologia dei magazzini di materiali e sostanze immagazzinati, dalla tipologia delle lavorazioni condotte, dalla caratteristica degli impianti tecnologici presenti).
Queste attività sono classificate in base a criteri come la superficie dell'edificio, la presenza di sostanze infiammabili e altri fattori specifici.
Per ottenere il CPI, l'azienda deve:
- Presentare una domanda al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco con caratteristiche di progetto antincendio ed ottenere relativa approvazione;
- Superare un'ispezione da parte dei Vigili del Fuoco, che verificheranno la conformità dell'azienda con le norme di prevenzione incendi e la rispondenza agli atti progettuali presentati;
- In alcuni casi, sottoporsi a controlli periodici per garantire il mantenimento degli standard di sicurezza.
Il processo di ottenimento del CPI è certamente una attività piuttosto impattante sulle Aziende, sia per i costi diretti dei professionisti incaricati (nonostante sia un obbligo si devono pagare anche gli ispettori dei VV.F. incaricati per la pratica…) sia, spesso maggiormente, per i costi indiretti derivanti dalle attività di adeguamento necessarie.
Conclusione
La prevenzione incendi è una responsabilità fondamentale per ogni azienda operante in Italia. Garantire la sicurezza delle persone e dei beni significa non solo rispettare la legge, ma anche operare in un contesto lavorativo più sereno e produttivo. La conoscenza e l'applicazione rigorosa delle normative in materia sono essenziali per prevenire tragedie e danni economici, ambientali e reputazionali.